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Attrazioni per il tempo libero

RAVENNA
Visita al centro storico della città,
ed ai maggiori monumenti protetti dall'UNESCO: Basilica di San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero degli Ariani,
Battistero Neoniano, Cappella Arcivescovile, Sant'Apollinare Nuovo, Mausoleo di Teodorico, Basilica di Sant'Apollinare in Classe.





SAN MARINO

Con la sua rocca sul Monte Titano è il terzo
paese più piccolo d'Europa. E' ritenuta la più antica repubblica del mondo e la tradizione ne fa risalire la fondazione al
301 d.C. E' una località turistica, facilmente raggiungibile, e si può definire un piccolo scrigno di bellezze naturali, moumenti,
musei e biblioteche e numerosi parchi. Nella vetta del monte si ergono le tre Rocche o Torri, collegate fra loro da percorsi,
fra piazze, palazzi, musei, chiese, case medievali in pietra ancora straordinariamente conservate. Molto suggestive durante
l'estate le sue giornate medievali ed il Gran Premio Moto GP. A soli 100 km.


GRADARA

Il suo castello risale al XII secolo.. E' interessante rievocare il tempo antico, mentre si compie il giro sulle merlate mura
e si supera il ponte levatoio fino all'elegante cortile. Le sale interne ricordano gli splendori delle potenti famiglie che qui
hanno governato: Malatesta, Sforza e Della Rovere. Qui si consumò la triste storia di Paolo e Francesca, gli sventurati innamorati
immortalati da Dante nella Divina Commedia nel V canto dell'Inferno. 75 km.




LA ROCCA DI SAN LEO

Già contea di Montefeltro, che ospitò Dante e San Francesco d'Assisi, nelle cui prigioni fu rinchiuso il Conte di Cagliostro 100 km.







Il SENTIERO DEGLI GNOMI

Se durante una passeggiata nel bosco dell'Arminia, a Bagno di Romagna Terme, vi capita di cogliere un rapido movimento fra i cespugli,
aguzzate la vista! Potreste notare un rosso cappello a punta... che appartiene ad uno dei tanti Gnomi che popolano questo bosco, tanto
che Bagno di Romagna è stata ribattezzata "Il Paese degli Gnomi"... Il sentiero degli Gnomi è un facile percorso , lungo poco più di
2 km, immerso nella foresta che ospita anche casette di legno, sagome di animali e sculture di pietra, insomma, un SENTIERO DA FAVOLA!
Questo sentiero, attrezzato e sicuro, adattissimo ai bambini è dedicato a tutti, ma occorre affrontarlo con rispetto per la natura,
e se si vuole davvero avvistare o udire uno gnomo, occorre anche abbandonare l'incredulità e lasciarsi trasportare dalla fantasia.




SANT'ARCANGELO DI ROMAGNA

Col "Museo degli usi e dei costumi" ed il suo famoso ristorante "La Sangiovesa", nell'antico palazzo del XVIII sec., con il percorso,
nelle sue grotte sotterranee, con i modellini di piccionaie di paesi stranieri ed il famoso Pozzo degli innamorati dove esprimere un
desiderio... 50 km.


IL FANTASMA AZZURRINA

Il fantasma di Montebello: In un castello situato a Montebello in prov. Di Rimini, nella seconda metà del XVI sec. sparì
misteriosamente una bambina che ancora oggi fa parlare di se. Si tratta di Guendalina Malatesta vissuta nel Medioevo, ma conosciuta
da tutti come il fantasma Azzurrina. La bimba era albina , cosa che nel medioevo era simbolo di sospetto e paura e accusata x questo
di stregoneria e destinata ad una morte atroce. I genitori preoccupati di questo atroce destino decisero di tingerle i capelli con
una sostanza a base di erbe, che scuriva i capelli, ma che al contatto della luce emanava riflessi azzurrini. Per questo tutti
cominciarono a chiamarla Azzurrina. La storia che ci viene tramandata riguarda la sua strana morte che il 21 giugno 1375, avvenne
all'interno del castello. Azzurrina, giocando all'interno del castello con una palla di pezza e spaghi, era scomparsa come dileguata
nel nulla. Dal 21 giugno, ogni 5 anni, nella notte del solstizio d'estate, nel castello di Montebello appare il fantasma di Azzurrina,
la si ascolta ridere o piangere e si sente la sua voce. Oggi il castello è visitato da migliaia di persone non solo per il suo valore
storico-artistico, ma anche per il fantasma di Azzurrina.




BERTINORO

E' rimasto un tipico borgo medievale, già luogo di insediamento molto antico, sin dall'età del ferro. In questo ridente borgo
è possibile gustare il famoso vino dolce "Albana", da cui il nome della cittadina. Narra infatti la storia che il sommo poera
Dante Alighieri, in visita al piccolo paesino, assaggiando il nettare di Albana prodotto dalle vigne locali pronunzio:"Non di
così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro" da cui Bertinoro... km30.



BRISIGHELLA

E' un ridente borgo, famoso per il suo impianto urbanistico medievale, un dedalo di viuzze acciottolate su cui predomina la
particolare Via degli Asini, sopraelevata e porticata, antico baluardo difensivo a protezione del borgo. Tutto qui parla di un
mondo lontano antico. Famosa durante l'estate per le originali feste medievali. km 35.




CASTROCARO

Dentro la sua fortezza miti e leggende tramandano storie d'amore e di morte..Famosa la leggenda della giovane Margherita
data in sposa dai genitori al cugino Guidone, sebbene innamorata di un altro giovane. Pervasa da immenso dolore, scelse la torre
più alta del castello ed in una notte ventosa e senza luna si lasciò cadere nel vuoto..ancora oggi si racconta che in certe notti
senza luna par di udire il suo pianto d'amore, che il vento porta a perdersi nella valle. Famosa anche per le sue Terme, le sue
feste medievali con cene "In Taberna", cene ludico-storico-gastronomico in taverna medievale, le esibizioni di falconeria ed i
ristorantini tipici. km 35.




PREDAPPIO

La storia di Predappio inizia sin dall'epoca dei Romani, quando Augusto divise l'Italia in 11 province, Predappio era parte
dela sesta provincia. Il nome sembra derivare da un'antica famiglia gli "Appi", da cui la località venne denominata: Praesidium
Domini Appi , Pre Di. Appi. Qui sono presenti le rovine di un castello, un'antica chiesa ed i resti di una villa romana del
I° sec. d.C. Sono stati rinvenuti anche reperti archeologici che attestano la presenza di insediamenti umani fin dall'età del
bronzo e di epoca romana. La città di Predappio diede i natali a due personaggi storici: Benito Mussolini, capo della dittatura
fascista e Adone Zoli. Nel cimitero della vicina San Cassiano si trovano le tombe di entrambe le famiglie.




SARSINA ED IL COLLARE DI SAN VICINIO

Questo collare è famoso in tutta la Romagna e non solo, ogni anno da ogni parte d'Italia arrivano fedeli ad invocare
salute e conforto.San Vicinio visse fra il III e IV sec., e si racconta che il Vescovo fu eletto direttamente da Dio e che il
collare apparteneva al Santo che nei momenti di preghiera e di meditazione, si appesantiva il collo con una grande pietra,
attaccandovela col collare ed una catena o che fosse il suo scomodo cilicio. Oggi viene usato per benedire gli ammalati e gli
ossessi, persone psicopatiche o colpite da malefici. Si dice che il collare sia la mano del Santo, che con la sua potente
intercessione presso Dio, doni grazia a tutti coloro che giungono al suo altare.




SALINE DI CERVIA

"L'Oro bianco di Cervia", la cui nascita risale all'epoca romana. Salario deriva da sale, che era una parte di compenso che
ricevevano i soldati romani. Sono considerate un ambiente di elevatissimo interesse naturalistico e paesaggistico. Dal 1979
divenute Riserva Naturale dello stato di popolamento animale. Regno costante di circa 70 specie di uccelli, fra i quali
fenicotteri rosa, cavalieri d'Italia ed avocette, ghiotti dei piccoli microrganismi presenti nel limo delle sue acque. Molto
interessante anche l'area museale con i "Magazzini del Sale" e l'annesso museo delle attività salinare. km 20.




CERVIA E LO SPOSALIZIO DEL MARE

Ancora oggi non sappiamo se si tratta di leggenda o realtà. Si racconta però che nel 1445 Pietro Barbo, Vescovo di Cervia,
fosse stato sorpreso da una terribile tempesta in mare e che per placarla diede in pegno alle acque l'anello pastorale, salvando
così se stesso e l'equipaggio. Il Vescovo allora promise che ogni anno nel giorno dell'Ascensione avrebbe celebrato questo evento
con una cerimonia solenne. Ogni anno, infatti, si ripete l'evento dove il Vescovo, benedice l'Adriatico e le imbarcazioni che lo
solcano, prende l'anello nuziale in cui sono incise le parole "Cervia, sposalizio del Mare, anno.." e dopo aver pronunciato le parole
di benedizione getta legato ad un nastro l'anello dove un gruppo di ragazzi attende pronto per ripescarlo. Per chi lo recupera l'anello
è simbolo di buon auspicio fortuna e prosperità, tenendolo come ricordo o come fede nuziale quando si sposerà.


CERAMICHE DI FAENZA

Faenza è in tutto il mondo sinonimo di ceramica da cinque secoli. La tradizionale ceramica faentina nasce come in ogni altro
luogo, dalla necessità di realizzare contenitori per l'acqua, come ciotole, brocche, vasi, etc., grazie anche al terreno ricco di
argille rosse ricavate dal letto del fiume Lamone. Nel 400' , grazie ai vari influssi prima orientali poi ispano-moreschi nelle
botteghe dei maestri vasai si sviluppò una serie molto vasta di motivi decorativi. Con la scoperta innovativa che fu l'aggiunta
dello stagno alla composizione dello smalto, i faentini ottenero superfici molto chiare dove i decori risaltavano ancora di più
la bellezza.Nell'ex convento di san Maglorio ha sede il ricchissimo Museo internazionale delle Ceramiche.




STAMPE DI GAMBETTOLA

La stampa manuale delle tele di canapa, secondo la tradizione ed il metodo romagnolo, adotta la tecnica della xilografia che è
un'incisione sul legno. La tela stampata aveva come destinazione non case benestanti, bensì modeste:i motivi impressi sulla canapa,
rappresentavano un surrogato povero di tessuti ricchi, magari ricamati oppure stampati con metodi ben più preziosi. Con l'aceto,
la farina e le scaglie di ferro arrugginito si realizza l'inchiostro necessario per stampare le tele. Si parla di stampe a ruggine,
proprio per l'ingrediente principale che è il ferro dolce, ossidato. Ogni artigiano mantiene una sorta d esclusiva sulla formula
completa degli ingredienti.




PARCO DEL DELTA DEL PO

Il parco disegnato dall'acqua. Area protetta, con itinerari attraverso le valli ed il delta del fiume Po. Escursioni di "Bird Watching"
nelle valli di Comacchio e "Il volo dei fenicotteri" a Volano. km 40.






COMACCHIO

Con la presenza di canali, palazzi antichi e ponti monumentali, è nota come " la piccola Venezia". Possibili originali gite in
barca (batane) attraverso i canali del centro storico. Dall'"Orlando Furioso" di Ludovico Ariosto: "è la città ch'in mezzo alle piscose
paludi del Po teme ambe le foci, dove abitan le genti disiose che l'mar si turbi e sieno i venti atroci". km 40.




CESENATICO

Ridente cittadina con il porticciolo disegnato da Leonardo Da Vinci, nel centro storico, dove durante il periodo di Natale è
possibile ammirare lo splendido Presepe sui pescherecci ancorati al molo. Km 30.






MILANO MARITTIMA

Località balneare molto Vip, con splendidi negozi e ottimi ristoranti. km 20.









PARCHI ACQUATICI E DIVERTIMENTO

Mirabilandia a Ravenna

Le Navi di Cattolica

Aquafan di Riccione

Atlantica di Cesenataico

Delfinario di Rimini e Riccione

Indiana Golf di Riccione

Italia in Miniatura di Viserba di Rimini


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